Io non so se capita anche a voi della volte: fatico a trovare le parole e mi commuovo.
La Sig.ra si avvicina al banco dove sono io dopo essere stata servita dal mio collaboratore:” Volevo dirle Dottore, che il babbo non c’è più.”
Ecco io rimango lì come un po’ inebetito pensando a quel Signore distinto che abbiamo servito tante volte, che forse abbiamo aiutato con i piccoli e grandi problemi di una malattia impegnativa e di una burocrazia che a volte non guarda in faccia le persone.
“Volevo darle questo per i ragazzi” Mi dice dandomi in mano un sacchetto di cioccolatini.
La ringrazio, le sfioro la mano e penso a quante volte il nostro lavoro possa essere di aiuto alle persone che hanno bisogno. Un piccolo gesto, che è in realtà significativo di quanto possiamo essere per gli altri.
Penso anche a quanti invece, vuoi per la fretta, vuoi perché distratti dalle mille cose che attirano la nostra attenzione dalle persone, non abbiamo servito come avremmo voluto o dovuto.
Ecco, dico ai ragazzi, da oggi la nostra attenzione deve essere rivolta a loro.
Dott. Maurizio Casadio
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